L’andrologia si occupa della diagnosi e terapia delle malattie degli organi riproduttivi maschili che possono compromettere l’attività sessuale, la fertilità e la salute generale. Non esiste ancora per l’uomo, come invece avviene per il ginecologo da parte delle donne, la concezione dell’andrologo come figura di riferimento per il maschio. Sottovalutare le numerose patologie che possono colpire la salute maschile, è un errore grave in quanto molte di queste (come per esempio l’ipogonadismo, che ha un importante impatto sulla fertilità e sullo sviluppo e funzione sessuale dell’adulto) sono risolvibili solo se diagnosticate e trattate in epoca puberale.
Con l’abolizione della visita di leva dal 2004, è venuto meno uno dei rari momenti di prevenzione dedicato ai giovani maschi che una volta passati all’epoca puberale perdono il contatto con il pediatra. E’ importante ricordare come il tumore del testicolo, la cui prevenzione (insegnare a praticare regolarmente l’autopalpazione) è il cardine della terapia, abbia un’incidenza elevata proprio nel giovane. La prevenzione è volta anche a modificare o evitare stili di vita dannosi per la salute (eccesso di fumo, alcool, sedentarietà) che nell’adulto potranno pregiudicare non solo la funzione sessuale e la fertilità ma anche la salute generale. Inoltre con l’avanzare dell’età aumentano i fattori di rischio per le disfunzioni sessuali (disfunzione erettile, disturbi eiaculatori, riduzione del desiderio sessuale) quali ipertensione, diabete, obesità, ipercolesterolemia, cardiopatia ischemica, cattivi stili di vita e non ultimi i problemi relazionali sia legati allo stress lavorativo che ad una relazione di coppia ormai «stanca». Infine con l’età subentra, dopo i 40 anni il calo del testosterone graduale che peggiora la funzione sessuale e il benessere dell’individuo. Il contatto con l’andrologo diventa pertanto importante in tutte le fasi della vita.
E’ il caso di sottoporsi ad una visita angiologica in presenza di segni e sintomi quali:
Prenota una visita